LA DIETA CHETOGENICA
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27 ottobre 2021
La dieta chetogenica - Giulio Maria Ranalli | Stefano Manera Blog

[ Articolo del Dott. Giulio Maria Ranalli - Biologo Nutrizionista ]

 

Negli ultimi decenni la prevalenza mondiale di obesità e diabete di tipo 2 è aumentata drammaticamente, con la conseguenza di un’epidemia globale per queste due patologie.

Globalizzazione, crescita economica, stile di vita sempre più sedentario e abuso di farmaci hanno contribuito a questa tendenza.

 

Recentemente l'assunzione elevata di carboidrati è stata correlata con un maggiore rischio di mortalità totale, mentre i grassi totali - specifici tipi di grassi - sono stati associati a una mortalità totale INFERIORE, sfidando così la definizione di una “dieta sana” che prevederebbe una quota maggiore di carboidrati e una inferiore di lipidi.

Nonostante i grandi sforzi delle comunità scientifiche e mediche, l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardio-metaboliche (tra cui la sindrome metabolica) dovrebbero aumentare drasticamente nei prossimi anni.

Esistono diversi tipi di diete, low-carb, a zona, Atkins, chetogenica, mediterranea, reverse, carb-cycling e si potrebbe continuare ancora.

Ognuna di queste punta a ridurre il peso corporeo, la massa grassa e – molto importante – l’insulina circolante e la resistenza insulinica.

 

La dieta chetogenica, ad esempio, sta guadagnando sempre più terreno nella gestione dell’obesità e delle sue comorbidità anche in ambito clinico-ospedaliero.
La dieta chetogenica è anche molto importante per ridurre drasticamente l’infiammazione sistemica, diventando quindi a tutti gli effetti una dieta antiflogistica.

Le diete chetogeniche sono (generalmente) ad alto contenuto di grassi, normo proteiche, a bassissimo contenuto di carboidrati e sono state utilizzate principalmente per il trattamento dell’epilessia refrattaria (farmaco-resistente) nei bambini a partire dagli anni '20.

 

Negli anni '70 la dieta chetogenica a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi “Atkins” ha raggiunto la popolarità grazie alla capacità di far perdere peso.

Gli studi pionieristici del prof. George Blackburn hanno introdotto il concetto di "digiuno modificato risparmiatore di proteine" (PSMF), altamente restrittivo come regime dietetico poiché basato principalmente sulla quantità minima di proteine necessarie per preservare la massa magra che mirava al raggiungimento di una rapida perdita di peso, nonché a potenziali ulteriori benefici sia sulla pressione sanguigna che sulla glicemia e sui livelli lipidici.

 

Nel Bel Paese, patria della dieta mediterranea, patrimonio UNESCO, un position paper del 2014 dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), di cui faccio parte in qualità di consigliere della Regione Abruzzo, ha proposto la chetogenica VLCKD (Very-Low-Calorie-Ketogenic Diet) come opzione terapeutica per diversi trattamenti clinici, tra cui grave obesità, obesità associata a comorbidità, steatosi epatica non alcolica (NAFLD), epilessia resistente ai farmaci, nonché come strumento utile per la perdita di peso prima di un intervento di chirurgia bariatrica. Nel 2016, la VLCKD è anche stata menzionata, con indicazioni simili, tra gli standard di cura per l’obesità rilasciata dalla Società Italiana di Obesità (SIO) e dall’ADI stessa.


La dieta chetogenica funziona nell'immediato, ma, se protratta, può sottoporre comunque l'organismo ad uno stress continuo e non salutare.
Ricordiamo che, se mal progettata, in particolare quando mal ripartita o eccessivamente restrittiva, la dieta chetogenica dev'essere abbandonata e rimpiazzata con altre strategie alimentari meno pericolose ed ugualmente efficaci.

 

VANTAGGI DELLA DIETA CHETOGENICA

  • Facilita il dimagrimento grazie a:
    • Riduzione delle calorie totali
    • Mantenimento di glicemia e insulinemia costanti
    • Aumento del consumo di grassi a scopo energetico
    • Incremento del dispendio calorico globale per aumento dell'azione dinamico specifica e del "lavoro metabolico"
  • Effetto terapeutico antiflogistico
  • Ha un effetto anoressizzante
  • Può essere utile nel contrastare i sintomi dell'epilessia che non risponde ai farmaci, soprattutto nei bambini

 

SVANTAGGI DELLA DIETA CHETOGENICA

(la maggior parte dei quali dipende dai livelli di corpi chetonici presenti nel sangue)

  • Aumento della filtrazione renale e della diuresi (escrezione dei corpi chetonici e delle scorie azotate)
    • Possibile tendenza alla disidratazione
    • Aumento del carico di lavoro dei reni
    • Possibile effetto tossico sui reni da parte dei corpi chetonici
  • Possibile ipoglicemia
  • Possibile ipotensione
  • Keto-influenza o "keto-flu" in inglese; è una sindrome legata allo scarso adattamento dell'organismo dopo 2-3 giorni dall'inizio della dieta chetogenica. Comprende:
    • Mal di testa
    • Affaticamento
    • Vertigini
    • Nausea leggera
    • Irritabilità
  • Nei soggetti più sensibili, aumento della possibilità di svenimento (dovuta alle due precedenti)
  • Maggior tendenza a:
    • Crampi muscolari
    • Stipsi
    • Sensazione di palpitazioni cardiache
  • Aumento del carico di lavoro del fegato, per incremento della neoglucogenesi, dei processi di transaminazione e deaminazione
  • In presenza di attività motoria intensa e/o prolungata, catabolismo muscolare
  • Può essere particolarmente nociva in caso di:
    • Malnutrizione, ad esempio disturbi del comportamento alimentare (DCA)
    • Diabete di tipo 1
    • Gravidanza
    • Patologie epatiche e/o renali

 

[ Articolo del Dott. Giulio Maria Ranalli - Biologo Nutrizionista ]

 

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Con l'amico Giulio Maria Ranalli, biologo nutrizionista, è in corso una proficua collaborazione che comprende attività di divulgazione in Facebook con dirette gratuite e visite mediche congiunte. Insieme abbiamo anche contribuito all'ebook gratuito La sfida dell'immunità individuale.

 









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