HOSPICE - BORGO TUTTO È VITA
A Mezzana, comune di Cantagallo, sull'appennino Pratese.-------
Riportiamo in vita un borgo abbandonato
per insegnare che la morte non è l'opposto della vita.
Riportiamo in vita un borgo abbandonato
per insegnare che la morte non è l'opposto della vita.
Il Borgo come era.
Il Borgo come sarà.
In mezzo ai boschi, sull'Appennino pratese, a Mezzana, nel comune di Cantagallo, nel cuore del Borgo, sta nascendo l'Hospice Tutto è Vita.
Un luogo dove le persone sono accompagnate a vivere in pienezza ogni istante, partecipando a tutte le attività e alla vita del Borgo e dei suoi abitanti, nei limiti imposti dal proprio stato di salute.
Quindi non isolato, ma parte vitale di un villaggio abitato da monaci, famiglie e bambini.
Riportiamo in vita un borgo abbandonato per insegnare che la morte non è l'opposto della vita, ma una porta per un'altra vita.
Se è imprescindibile offrire il meglio che la medicina può dare per quanto riguarda il controllo dei sintomi, non si può guardare alla morte solo come un evento clinico.
C'è bisogno di intimità, di calore, di vicinanza, di ascolto, di libertà, di dare un senso più grande.
Morire è una questione relazionale: si tratta della relazione che si ha con se stessi, con le persone che si amano, con l'Assoluto o con Colui al quale noi pensiamo di affidare le nostre ultime speranze.
Morire è imparare a stare, davanti al Mistero.
Il Borgo come è ora.
Il 23 Maggio 2021 sono tornato dopo quasi 2 anni a trovare gli amici e confratelli Ricostruttori a Prato. Ho riabbracciato con commozione padre Guidalberto Bormolini, reduce dall'accompagnamento nel suo ultimo viaggio del maestro Franco Battiato, un amico della comunità.
Abbiamo lavorato, meditato, pregato, ballato, digiunato, riso e contemplato con gioia le meraviglie di questa dimensione.
Ardevo di desiderio di fare ritorno al Borgo Tutto è Vita, a mettere ancora le mani in quella terra e a dare un contributo, benché minimo, alla sua realizzazione.
Casa è dove cessano tutti i nostri tentativi di fuga.
È quel luogo dove è possibile abbandonare tutte le nostre paure.
Casa è il luogo dove desideriamo sempre fare ritorno.
Abbiamo lavorato, meditato, pregato, ballato, digiunato, riso e contemplato con gioia le meraviglie di questa dimensione.
Ardevo di desiderio di fare ritorno al Borgo Tutto è Vita, a mettere ancora le mani in quella terra e a dare un contributo, benché minimo, alla sua realizzazione.
Casa è dove cessano tutti i nostri tentativi di fuga.
È quel luogo dove è possibile abbandonare tutte le nostre paure.
Casa è il luogo dove desideriamo sempre fare ritorno.
Frank Ostaseski, fondatore dello Zen Hospice, dona il contributo della sua esperienza.
Oltre all'Hospice, ci sarà la Casa del Grano (il nucleo del progetto), una struttura residenziale per ospitare malati affetti da patologie considerate inguaribili nelle diverse fasi della malattia e i loro familiari, anche dopo l'eventuale morte della persona cara.
Saranno prese in carico tutte le dimensioni dell'essere umano, quella corporea, psicologica, relazionale e spirituale (non solo confessionale), aperti alla ricerca di senso che necessariamente i tempi ultimi impongono.
Praticheremo cure integrate nel vero senso della parola.
Il requisito del personale che lavorerà nell'Hospice Tutto è Vita, a vario titolo e con compiti diversi, oltre all'alta preparazione professionale, sarà la pratica della meditazione e un solido cammino spirituale.
Praticando la meditazione, possiamo accompagnare senza sostituirci, né perderci nell'esperienza dell'altro, in modo da essere veramente di aiuto.
Uno dei desideri che accomuna tutti noi al Borgo è di prenderci cura interamente di chi si avvicina a questa realtà per fare in modo che nessuno debba affrontare la malattia e l'ultimo e più importante viaggio della propria vita in solitudine.
Pace nella mente, nella parola e nel corpo.
Per informazioni su come aiutare e partecipare: Borgo Tutto è Vita - Come aiutarci - Il cantiere invisibile
Per donare il 5 per mille: C.F. 94230160486 (Associazione TuttoèVita Onlus)
