IL DIGIUNO MODIFICA IL MICROBIOTA INTESTINALE
corpo (intestino)
21 luglio 2021
Il digiuno modifica il microbiota intestinale | Stefano Manera Blog

Come sapete sono un sostenitore del digiuno periodico, così come di quello intermittente.
Pratico e consiglio il digiuno di 16 ore (saltare la cena) almeno 3 volte alla settimana, così come pratico e consiglio un digiuno liquido (solo acqua o tisane non zuccherate) di 36 ore 2 volte al mese.
In particolari periodi dell’anno e, se neofiti, seguiti da un medico esperto, ritengo che anche un digiuno più lungo (una settimana) possa essere una pratica salutare.

Oggi sappiamo che il digiuno modifica il microbiota intestinale e rinforza il sistema immunitario determinando effetti benefici sulla mente e sul corpo.

 

Il digiuno è presente in ogni cultura, da occidente a oriente e molto spesso accompagna pratiche spirituali che necessitano non solo di una depurazione mentale, ma anche di un indispensabile processo igienico fisico.

 

L’introduzione di un digiuno di cinque giorni in un ambito nutrizionale antinfiammatorio (no zucchero, no proteine immunostressogene, no cibi raffinati e pochi cereali) porta a un miglioramento delle condizioni cliniche di pazienti affetti da sindrome metabolica.
In particolare, tale miglioramento riguarda una significativa riduzione della pressione sanguigna, del bisogno di farmaci antipertensivi e dell’indice di massa corporea.

 

Il digiuno regolarmente inserito in un contesto "antinfiammatorio" ha permesso di evidenziare un profondo effetto benefico sul sistema immunitario.
Gli studiosi hanno notato una riduzione di linfociti T helper (CD3+, CD4+) e un aumento di cellule dendritiche, cioè due tipi cellulari coinvolti nella patogenesi della sindrome metabolica.
Tali alterazioni sono state poi ripristinate e mantenute a livelli normali grazie ad un regime alimentare appropriato (antinfiammatorio, appunto).

 

Oltre all’immunoma, il digiuno ha mostrato importanti effetti sulla composizione del microbiota intestinale.

In particolare, si è vista una diminuzione di batteri butirrici del genere Clostridium.
Inoltre, al termine dello studio, i pazienti sottoposti a digiuno preventivo presentavano una deplezione di Enterobacteriaceae (soprattutto Escherichia coli).
Tali cambiamenti erano accompagnati da una riprogrammazione generale del microbioma a favore di geni per la produzione di propionato, la degradazione della mucina e l’utilizzo di nutrienti alternativi.

Il digiuno potrebbe dunque, in un certo senso, avere effetti epigenetici sul microbioma?

 

Nello studio che vi riporto, la raccolta di dati clinici ha permesso ai ricercatori di dimostrare che il digiuno porta a una riduzione dell’indice di massa corporea (BMI) e della pressione arteriosa.
Tali effetti sono stati mantenuti anche durante i successivi tre mesi di regime nutrizionale antinfiammatorio.
Ciò ha comportato un minore bisogno di farmaci antipertensivi nel 43% dei soggetti interessati.

 

Questa ricerca ha permesso di identificare una relazione tra la presenza nel microbiota di batteri produttori di acidi grassi a catena corta (SCFAs), livelli di cellule MAIT (linfociti T associati alle mucose) e la pressione sanguigna.
Inoltre, i pazienti andati incontro ai maggiori miglioramenti presentavano alcune caratteristiche comuni, come un minore profilo pro-infiammatorio a livello dell’immunoma e una riduzione nel microbiota di alcuni batteri implicati con l’infiammazione sistemica.

 


Possiamo concludere che il digiuno, praticato da millenni e completamente abbandonato nella opulenta cultura occidentale, determina effetti benefici non solo sulla mente (praticare per credere), ma anche sul corpo.
E dato che mente e corpo sono parte di una stessa unità, i benefici rilevati si riflettono sull’intera persona.


Lo studio riportato dimostra che l’introduzione di un periodo di digiuno, a monte di un regime alimentare controllato di tipo antinfiammatorio, apporta significativi benefici nei pazienti affetti da sindrome metabolica, ovvero da infiammazione sistemica di basso grado.

 

Che fare dunque?

  1. Iniziate a seguire un regime alimentare appropriato e antinfiammatorio.
  2. Inserite nel vostro stile di vita dei digiuni, brevi o lunghi, a seconda delle vostre necessità.
  3. Modificate il vostro stile di vita, rimuovendo le relazioni tossiche o tutte le situazioni fonte di stress.
  4. Curate il vostro intestino con periodiche terapie probiotiche specifiche e indicate da medici competenti.
  5. Riducete il più possibile l’abuso di farmaci inutili.

 

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Bibliografia:

https://www.nature.com/articles/s41467-021-22097-0
https://microbioma.it/alimentazione/il-digiuno-periodico-modifica-il-microbiota-intestinale-e-rinforza-il-sistema-immunitario/

 









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