MEDICINA INTEGRATA E FUNZIONALE
Pratico la Medicina Integrata e la Medicina Funzionale, cioè un approccio innovativo alla medicina tradizionale, anche se, in realtà, con radici molto antiche.La medicina integrata riconosce la medicina tradizionale o convenzionale come fulcro della cura, ma unisce ai moderni esami diagnostici e trattamenti convenzionali, un'attenta selezione di terapie complementari per equilibrare mente e corpo, e raggiungere il benessere psicofisico della persona nella sua interezza.
È un approccio che rispetta la relazione tra corpo, mente e spirito in condizioni di salute e malattia, sviluppando la tendenza del corpo ad auto-correggersi, a tornare verso l'equilibrio e a generare dei processi di auto-guarigione.
Il fulcro della Medicina Funzionale è un attento lavoro sulla prevenzione primaria che ritengo essere essenziale nel percorso di salutogenesi.
Ricordo ancora oggi il giorno in cui scelsi di iscrivermi alla facoltà di Medicina.
Frequentavo il liceo salesiano S. Ambrogio a Milano e un giorno il professore di biologia mi assegnò una ricerca sui batteri. Entrai in possesso di un trattato che era la bibbia della Microbiologia, il "La Placa"; quel testo mi affascinò non appena lo apersi.
Da quel momento sentii nascere in me un fortissimo desiderio di saperne di più e di approfondire quegli argomenti. Quello fu il momento in cui decisi che avrei studiato Medicina e che mi sarei occupato della cura delle persone.
Molti anni dopo, mi sono laureato all'Università degli Studi di Milano e specializzato in Anestesia e Rianimazione.
Da allora ho sempre lavorato nell'ambito delle emergenze, nella cosiddetta area critica, dedicandomi prevalentemente alla Rianimazione, in cui ho maturato 16 anni di esperienza, oltre a 11 anni nel servizio 118 di AREU Lombardia.
Gli anni trascorsi in area critica mi hanno sicuramente forgiato come medico e come uomo, facendomi conoscere gli ambiti più estremi della Medicina e mettendomi ogni giorno in contatto con la vita e la morte, facendomi comprendere il valore inestimabile della prima e imparando ad avere un profondo rispetto per la seconda.
Sono sempre stato un medico curioso e appassionato al proprio lavoro.
Durante i lunghi turni trascorsi in Rianimazione mi sono sempre domandato quali fossero le forze invisibili che permettevano a un paziente di guarire o di ammalarsi.
Lentamente compresi che i sintomi erano semplicemente la punta dell'iceberg e che la malattia e la salute hanno radici molto profonde che riguardano non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito.
Da allora ho iniziato ad occuparmi della cura della persona nella sua complessità con una visione olistica, studiando a fondo e ricercando le cause più profonde delle patologie.
Ho compreso che la Medicina deve tornare a parlare il linguaggio dell'uomo, ponendolo al centro nella sua interezza e nella sua complessità.
Non possiamo più considerare la persona costituita da singoli pezzi che possono essere riparati come si fa con le macchine.
L'uomo è molto di più dell'insieme delle sue parti: è costituito e rappresentato da una fitta rete di relazioni sia al suo interno, sia intrecciate col mondo in cui vive.
Frequentavo il liceo salesiano S. Ambrogio a Milano e un giorno il professore di biologia mi assegnò una ricerca sui batteri. Entrai in possesso di un trattato che era la bibbia della Microbiologia, il "La Placa"; quel testo mi affascinò non appena lo apersi.
Da quel momento sentii nascere in me un fortissimo desiderio di saperne di più e di approfondire quegli argomenti. Quello fu il momento in cui decisi che avrei studiato Medicina e che mi sarei occupato della cura delle persone.
Molti anni dopo, mi sono laureato all'Università degli Studi di Milano e specializzato in Anestesia e Rianimazione.
Da allora ho sempre lavorato nell'ambito delle emergenze, nella cosiddetta area critica, dedicandomi prevalentemente alla Rianimazione, in cui ho maturato 16 anni di esperienza, oltre a 11 anni nel servizio 118 di AREU Lombardia.
Gli anni trascorsi in area critica mi hanno sicuramente forgiato come medico e come uomo, facendomi conoscere gli ambiti più estremi della Medicina e mettendomi ogni giorno in contatto con la vita e la morte, facendomi comprendere il valore inestimabile della prima e imparando ad avere un profondo rispetto per la seconda.
Sono sempre stato un medico curioso e appassionato al proprio lavoro.
Durante i lunghi turni trascorsi in Rianimazione mi sono sempre domandato quali fossero le forze invisibili che permettevano a un paziente di guarire o di ammalarsi.
Lentamente compresi che i sintomi erano semplicemente la punta dell'iceberg e che la malattia e la salute hanno radici molto profonde che riguardano non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito.
Da allora ho iniziato ad occuparmi della cura della persona nella sua complessità con una visione olistica, studiando a fondo e ricercando le cause più profonde delle patologie.
Ho compreso che la Medicina deve tornare a parlare il linguaggio dell'uomo, ponendolo al centro nella sua interezza e nella sua complessità.
Non possiamo più considerare la persona costituita da singoli pezzi che possono essere riparati come si fa con le macchine.
L'uomo è molto di più dell'insieme delle sue parti: è costituito e rappresentato da una fitta rete di relazioni sia al suo interno, sia intrecciate col mondo in cui vive.
Noi siamo come una piantina con le radici ben radicate nel terreno proprio di ciascun individuo.
Se sopprimiamo i sintomi, anziché curare le radici, esse diverranno sempre più profonde dando origine a malattie più interne e croniche.
Per la natura e la funzione della Medicina Integrata e Funzionale, curo sia bambini che adulti.
La Medicina Integrata si occupa di numerose patologie e disfunzioni: infezioni recidivanti, cefalea, sinusite, affezioni delle vie respiratorie, patologie gastrointestinali, cardiovascolari, metaboliche, allergiche, ormonali, ansia, depressione e patologie cronico-degenerative (ad esempio il Parkinson), sino al supporto oncologico.
Il paziente che normalmente si rivolge a me è una persona che ha deciso di diventare protagonista della propria vita, di prendere in mano la sua patologia o il suo disturbo e porvi rimedio definitivamente.
È una persona fortemente motivata che ha compreso che la salute è un investimento per il futuro e che il suo raggiungimento non è una passeggiata, ma un percorso di consapevolezza non sempre semplice, a volte duro, ma decisamente ricco di soddisfazioni.
I pazienti che si rivolgono a me non cercano una medicina che semplicemente tolga loro il sintomo, ma si dicono "è tempo di stare bene" e si pongono un obiettivo ambizioso: il raggiungimento della loro salute, senza cercare scorciatoie, volendo comprendere realmente le cause profonde dei loro problemi.
I miei pazienti inoltre sono persone che sanno che in quel percorso non sono sole, ma vengono costantemente accompagnate e motivate.
Come ho scritto, i pazienti che si rivolgono al medico di Medicina Integrata intraprendono un percorso di consapevolezza.
Durante la prima visita, per far comprendere ciò che avviene in questo percorso, spesso faccio l'esempio dell'archeologo e del reperto, dove l'archeologo è il medico e la statuetta il paziente.
Immaginiamo una statuetta sotterrata che viene ritrovata da un archeologo.
Se la statuetta è sotterrata da poco tempo, basterà una spazzolata accurata per ripulirla e riportarla allo stato originario, questo è quello che succede, ad esempio, in un bambino che, normalmente, non ha alle spalle una storia clinica troppo "antica".
In un adulto invece, spesso le cose cambiano: la sua storia clinica inizia dall'infanzia e sovente i vari disturbi sono stati trascurati, si sono sommati l'uno con l'altro, si sono complicati, disturbo su disturbo, strato su strato e la malattia è diventata sempre più profonda.
Questo paziente è come una statuetta sotterrata da migliaia di anni e su cui si sono depositati sedimenti tenaci.
L'archeologo in questo caso dovrà ripulirla con estrema attenzione e delicatezza, strato dopo strato, per evitare non solo di non riuscire a ripulirla bene, ma addirittura di romperla.
Arrivare al nucleo profondo di ogni paziente significa esattamente operare il lavoro attento e delicato di un archeologo che deve ripulire una statuetta preziosa, antica e fragile per riportare alla luce il suo splendore, ovvero per attuare la guarigione.
Durante la prima visita, per far comprendere ciò che avviene in questo percorso, spesso faccio l'esempio dell'archeologo e del reperto, dove l'archeologo è il medico e la statuetta il paziente.
Immaginiamo una statuetta sotterrata che viene ritrovata da un archeologo.
Se la statuetta è sotterrata da poco tempo, basterà una spazzolata accurata per ripulirla e riportarla allo stato originario, questo è quello che succede, ad esempio, in un bambino che, normalmente, non ha alle spalle una storia clinica troppo "antica".
In un adulto invece, spesso le cose cambiano: la sua storia clinica inizia dall'infanzia e sovente i vari disturbi sono stati trascurati, si sono sommati l'uno con l'altro, si sono complicati, disturbo su disturbo, strato su strato e la malattia è diventata sempre più profonda.
Questo paziente è come una statuetta sotterrata da migliaia di anni e su cui si sono depositati sedimenti tenaci.
L'archeologo in questo caso dovrà ripulirla con estrema attenzione e delicatezza, strato dopo strato, per evitare non solo di non riuscire a ripulirla bene, ma addirittura di romperla.
Arrivare al nucleo profondo di ogni paziente significa esattamente operare il lavoro attento e delicato di un archeologo che deve ripulire una statuetta preziosa, antica e fragile per riportare alla luce il suo splendore, ovvero per attuare la guarigione.
La prima visita generalmente si basa esclusivamente sull'ascolto della storia del paziente, sulla comprensione della narrazione degli aspetti salienti che hanno determinato il problema.
Attraverso la narrazione la matassa gradualmente si dipana ed è possibile unire i puntini che rendono il disegno decifrabile. Giungere alla consapevolezza del problema è spesso molto importante nel processo di cura e dona sicurezza e stabilità.
La mia proposta terapeutica non si basa su protocolli, ma è un percorso sempre nuovo e come tale è giusto che sia compreso e affrontato. L'itinerario del percorso che dovrà essere affrontato sarà chiaro solo al termine della prima visita.
Per poter praticare una valida Medicina Integrata, collaboro con validi colleghi specialisti (nutrizionisti, osteopati, ginecologi, endocrinologi, psicoterapeuti e coach), integrando e occupandomi delle seguenti discipline: omeopatia classica hahnemanniana, nutrizione funzionale, osteopatia biodinamica e craniosacrale, kinesiologia sistemica, studio del microbiota intestinale, correlazione mente-corpo, accompagnamento spirituale nella malattia e nel fine vita.
OMEOPATIA CLASSICA HAHNEMANNIANA
Posso dire senza difficoltà che l'Omeopatia, molti anni fa ormai, mi abbia salvato e per questo motivo le sarò sempre grato.La terapia omepatica hahnemanniana o unicista si basa sul principio di una cura fortemente personalizzata. L'omeopata unicista prescrive un solo medicamento per la persona ammalata, invece che numerosi medicinali rivolti a più sintomi (siano più rimedi in una volta, o complessi).
Per mezzo di questa terapia estremamente individualizzata, il farmaco che più assomiglia al paziente, ciò che si definisce il simillimum, va ad agire sulla totalità del paziente.
Il simillimum agisce sulla sensibilità dell'ammalato, sui suoi problemi psichici più profondi, oltre che su quelli fisici.
NUTRIZIONE FUNZIONALE
La nutrizione funzionale prevede un approccio individuale e personalizzato, basato sulle evidenze scientifiche, con il fine di identificare cause e squilibri per migliorare la salute del paziente e promuovere il benessere fisico e mentale.È un modo di pensare fisiologico e naturale all'alimentazione, ma davvero innovativo.
La nutrizione funzionale propone una combinazione personalizzata di alimenti per realizzare la sinergia giusta di nutrienti capace di ridurre l'infiammazione cronica di basso grado che condiziona il corretto funzionamento degli organi, la secrezione ormonale, l'accumulo di adipe e la ritenzione dei fluidi nelle diverse zone del corpo e, quindi, l'insorgenza di numerose patologie e disfunzioni: cardiovascolari, metaboliche, allergiche, ormonali, gastrointestinali, ansia, depressione e patologie cronico-degenerative, sino al cancro.
OSTEOPATIA BIODINAMICA E CRANIOSACRALE
L'osteopatia biodinamica definisce i concetti di "movimento presente e quiete", è un approccio osteopatico delicato e non invasivo, che rispetta la relazione tra corpo, mente e spirito in condizioni di salute e malattia, sviluppando la tendenza del corpo ad auto-correggersi e a generare dei processi di auto-guarigione.È un metodo senza controindicazioni, che rispetta tutte le tipologie di persone e di patologie: può essere applicata su neonati, bambini, adolescenti, adulti e anziani, con lo scopo di migliorare una parte dell'organismo che fatica a tornare al suo stato di salute ideale.
Un altro ambito molto importante di utilizzo dell'osteopatia biodinamica è l'accompagnamento delle persone nel fine vita.
L'osteopatia craniosacrale viene applicata per trattare problemi quali cefalea, sinusite, disturbi degli occhi, orecchie, naso, allergie, problemi dell'articolazione temporo-mandibolare, problemi di coordinazione, problemi di apprendimento e via dicendo.
Questa metodica consiste in manipolazioni della sfera cranica, delle fasce e del bacino estremamente dolci, ma abilmente dosate, basate sulla fluttuazione del liquido cefalorachidiano, sulla motilità del cervello, del midollo spinale, delle ossa del cranio e del sacro tra le ossa iliache, il cosiddetto meccanismo respiratorio primario.
KINESIOLOGIA SISTEMICA
La kinesiologia è una disciplina non invasiva e olistica, che ha lo scopo di indagare la causa di un sintomo o di una patologia, partendo da un'indagine a livello neuromuscolare.È un sistema amplificato di valutazione neurologica funzionale, basato su nozioni di neuroanatomia, fisiologia e biomeccanica, che orchestra gli strumenti della medicina integrata in un unico complesso operativo.
Si tratta di una disciplina che consente, mediante alcuni test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell'individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale.
STUDIO DEL MICROBIOTA INTESTINALE
Credo fortemente nella correlazione dell'asse intestino-cervello.Sono convinto che moltissime patologie originino dall'intestino, da un quadro di disbiosi e di infiammazione cronica di basso grado. Ripristinare un corretto equilibrio intestinale, ovvero l'eubiosi, è fondamentale nel percorso di cura.
Lo studio del microbiota intestinale e dell'asse intestino-cervello inizia dapprima attraverso una raccolta anamnestica accurata, successivamente tramite la prescrizione e la valutazione di esami specifici, per concludersi con la prescrizione di indicazioni alimentari specifiche e di integratori mirati al ripristino dell'eubiosi intestinale.
CORRELAZIONE MENTE-CORPO
Pratico la meditazione da molti anni e sono istruttore certificato di mindfulness.Sono psicoterapeuta in formazione presso la scuola di psicoterapia transpersonale BTE di Milano diretta da Pier Luigi Lattuada.
Col tempo ho iniziato ad interessarmi alla complessa relazione tra la mente e il corpo e a studiare sempre di più questo aspetto.
Sono consapevole che buona parte delle patologie abbia una radice profonda e risieda in conflitti irrisolti nei meandri della nostra mente e, spesso, anche del nostro spirito.
Questi conflitti spesso alterano significativamente il delicato equilibrio mente-corpo che spesso si traduce in un'alterazione dell'asse cervello-intestino.
ACCOMPAGNAMENTO NELLA MALATTIA E NEL FINE VITA
Come ho scritto all'inizio, ho profondo rispetto per la morte e credo che dare dignità e calore a chi muore sia l'estrema forma di cura. Quando nulla più è possibile allo sforzo medico e alla scienza, in questi anni ho compreso quanto fosse importante "come" fosse affrontato l'ultimo viaggio.Ho compreso che il compito del medico e del terapeuta è quello non solo di somministrare i farmaci adeguati, ma anche quello di essere presente, di ascoltare le storie dei pazienti e di accogliere il loro dolore.
Ho frequentato il master "Tutto è Vita", diretto dal Prof. Guidalberto Bormolini, che mi ha permesso di diventare assistente spirituale nella malattia e nel fine vita.
Mi occupo pertanto con particolare attenzione degli aspetti spirituali sia della malattia che del fine vita. Integro nel percorso di cura e di accompagnamento pratiche meditative come la Mindfulness o la meditazione profonda.
Il mio ultimo libro QUESTO NOSTRO IMMENSO AMORE - il mio viaggio nella compassione e nella cura è un viaggio autobiografico che, attraverso un approccio trasversale interreligioso e psicologico, affronta temi fondamentali come il coraggio, il cambiamento, l'importanza della parola, l'ascolto, la compassione, la gratitudine, l'accoglienza, la cura, l'accettazione, l'amore, l'incontro con la morte.
Nel 2021 ho scritto il libro "Cervello Intestino: un legame indissolubile" (edito da Macro) che racchiude un'analisi completa e documentata sulle ultime scoperte relative al microbiota intestinale e al suo ruolo fondamentale sul sistema immunitario.
Ho prestato servizio volontariamente all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo durante l'emergenza Covid 19 a marzo e aprile 2020 come medico rianimatore e da quell'esperienza è nato il mio racconto nel libro "Morire durante la pandemia" di cui sono coautore con Guidalberto Bormolini e Ines Testoni.
Nel 2021 ho scritto il libro "Cervello Intestino: un legame indissolubile" (edito da Macro) che racchiude un'analisi completa e documentata sulle ultime scoperte relative al microbiota intestinale e al suo ruolo fondamentale sul sistema immunitario.
Ho prestato servizio volontariamente all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo durante l'emergenza Covid 19 a marzo e aprile 2020 come medico rianimatore e da quell'esperienza è nato il mio racconto nel libro "Morire durante la pandemia" di cui sono coautore con Guidalberto Bormolini e Ines Testoni.
Ricevo a Milano per visite mediche su appuntamento e sono disponibile per consulenze online, che non sostituiscono la visita medica ma possono servire a porre domande, a comprendere meglio il proprio stato di salute e a interpretare esami. Visite mediche e consulenze sono prenotabili esclusivamente chiamando il numero 370 1386088.
PRIMA DI PRENOTARE UNA VISITA e per capire meglio come lavoro, consiglio la lettura di Come si svolge la prima visita e Cosa è la Medicina Funzionale, la medicina del perché.
Sono referente scientifico dell'Accademia Italiana di Medicina e Nutrizione Ippocratica (AIMNI), una realtà nuova e unica, progettata per tutti i professionisti della salute che desiderano esplorare un approccio olistico e personalizzato alla medicina.
Un percorso formativo di 2 anni completamente online, 170 ore di lezione per integrare le fondamentali acquisizioni mediche con nuove competenze nell' ambito della Medicina Funzionale.
Tutte le informazioni alla pagina Accademia Italiana di Medicina e Nutrizione Ippocratica.
Un percorso formativo di 2 anni completamente online, 170 ore di lezione per integrare le fondamentali acquisizioni mediche con nuove competenze nell' ambito della Medicina Funzionale.
Tutte le informazioni alla pagina Accademia Italiana di Medicina e Nutrizione Ippocratica.