LA MEDICINA DEGLI UOMINI LIBERI
mente (cervello)
17 gennaio 2024
La medicina degli uomini liberi | Stefano Manera Blog

Per Platone, filosofo greco del IV secolo a.C., ci sono due tipi di medicina: quella degli schiavi e quella degli uomini liberi.

La medicina per gli schiavi (sintomatica) deve rimuovere rapidamente il sintomo, perché essi possano tornare al più presto al lavoro.

Quella per gli uomini liberi (eziopatogenetica) deve capire il sintomo, il suo significato per la salute complessiva del corpo, per l’equilibrio della persona e per la sua famiglia.


Un'ulteriore distinzione tra il medico degli schiavi e il medico dei liberi è che il primo agisce come un "tiranno" e non parla con il malato. Per rimuovere velocemente i sintomi prescrive farmaci senza spiegare indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali.

Parlare e ascoltare, per lui, sono una perdita di tempo.


Il medico dei liberi, invece cerca la causa dei sintomi, interroga il paziente, si intrattiene in lunghi colloqui e non prescrive un rimedio senza averne spiegato gli effetti. Oltre ai farmaci prescrive sempre uno stile di vita e dà dei consigli dietetici.


Tutto questo lo sosteneva già Platone e oggi, ancor di più, lo possiamo vedere nella medicina contemporanea: c'è chi si occupa di curare i sintomi e chi si occupa di cercare e guarire le cause.


L’OMS connette una grossa quantità di malattie al cibo e al consumo eccessivo di farmaci: più farmaci si prendono più ci si ammala, perché tutti i farmaci (dal greco antico φαρμακον, pharmakon, "rimedio, medicina”, ma anche «veleno») presentano anche effetti collaterali negativi e dannosi.

Sono soprattutto i farmaci prescritti inappropriatamente a produrre malattie (le malattie iatrogene), perché eliminano i sintomi, ma col tempo gli effetti collaterali si accumulano, generando nuovi sintomi che indurranno la prescrizione e l'assunzione di nuovi farmaci, generando un enorme circolo vizioso di cui è facile diventare schiavi.


Secondo il British Medical Journal, le malattie iatrogene sono la terza causa di morte al mondo.

Quindi è fondamentale che tu prenda sul serio la tua salute, considerando di poter iniziare un percorso di ben-essere, anziché correre subito a zittire il sintomo che ti affligge.

Anche perché il sintomo è sempre una voce da ascoltare e mai da zittire.

Guarda oltre il sintomo, perché non ha senso combattere il sintomo lasciando che la causa che lo ha determinato continui inesorabile il suo percorso, non trovi?


Mi permetto di darti un ultimo consiglio.

Il medico non deve agire al posto tuo, non fa le tue veci, perché sei tu che devi guarire. Il medico non è altro che un consulente, un tramite.

Se stai male da tanti anni, il percorso della medicina degli uomini liberi richiederà tempo e sacrifici perché sarà sostanzialmente un viaggio di ritorno.

Se non sei disposto a questo, dammi retta, lascia stare.

Ogni percorso di ben-essere e ogni consulenza con un medico che crede e opera la medicina degli uomini liberi, vanno sempre visti come un investimento che richiede tempo e pazienza per vedere, per comprendere, per prendere consapevolezza e, infine, per guarire.









web design