Ho condiviso con Gabriele Bani quasi due settimane durante un corso. Di lui noti subito la gioia e l'allegria, ma altrettanto rapidamente "vedi" che il suo sguardo cela qualcosa di molto profondo e vibrante: un dolore antico.
Quando ci siamo guardati, ci siamo riconosciuti.
Quando due anime affini si incontrano, non è un caso e non servono molte parole, perché è in realtà già tutto scritto.
Sono onorato e grato per il fatto che Gabriele abbia voluto farmi un dono: condividere con me la sua dolorosa storia personale che con coraggio racconta in questo video, dandomi il permesso di diffonderla e farla conoscere perché possa essere d'aiuto a tante più persone possibile.
Perché il dolore - anche quello più grande - non rimanga un segreto da nascondere, perché si possa trasformare, diventare maestro e, infine, possa essere lasciato andare.
Ringrazio l'autrice di questa docu/intervista, Giorgia Sottana, che ha saputo cogliere questa perla preziosa, perché, come lei stessa scrive, sono le storie come questa che possono farsi spazio nei pensieri altrui ed entrare con una prepotenza leggera dentro il cuore di ognuno di noi.
Perché alla fine, non siamo fatti per farcela da soli: siamo fatti per tenerci per mano e aiutarci a vicenda, e le testimonianze come quelle di Gabriele ci aiutano ad immedesimarci e a comprendere che tutti noi abbiamo la possibilità di salvarci.
