LA FIAMMA ARDENTE
mente (cervello)
3 ottobre 2021
La fiamma ardente | Stefano Manera Blog

 

"Non c'è cosa peggiore per l'essere umano di accorgersi di essere stato prigioniero del sogno di un altro", scrisse il filosofo francese Jilles Deleuze.
Il compito dell'uomo è generare frutti, perché è solo dai frutti che si riconosce una vita vissuta a pieno o una vita non vissuta.


Generare frutti significa realizzare il proprio desiderio, la propria vocazione.
Il desiderio è indistruttibile, non tace.
Qualora sia messo da parte, esso riemerge nei sogni o sotto forma di sintomi (le malattie) che altro non sono che moniti per averlo tradito.


La nostra vocazione è come una fiamma che arde perennemente, ma che troppo spesso viene nascosta; sta solamente a noi comprenderlo per liberarla.
Ogni cura consiste quindi nel riaccendere il desiderio che si è fermato, arenato per consentire una nuova spinta generativa.

 

Vi siete mai posti la domanda "chi sono realmente io?".

Questa è una domanda fondamentale nella nostra vita.

"Chi sono io" è un classico koan zen, cioè una domanda che non ha una risposta.

Ognuno di noi potrebbe avere una risposta differente.

Quando nasciamo, nasciamo frammentati, fatti di pezzetti, nasciamo schizofrenici, come dice Eugen Bleuler, maestro di Gustav Jung.

Quando siamo piccoli viviamo nel mondo del sogno, dell’irrealizzabile, dell’irreale.

Nel corso della vita dobbiamo creare un’unità, uscire dall’irreale della fanciullezza per conoscere e comprendere il reale dell’età adulta per raggiungere, se possibile, la saggezza dell’età matura.

Questo il buddhismo lo spiega molto bene: dobbiamo cercare di lasciare andare la frammentazione, la visione dualistica, dobbiamo cercare di ricompattarci per ritornare all’unità, per percorrere la così detta via di Mezzo.

 

L’uomo è chiamato a capire, comprendere.

E quindi a porsi la fatidica domanda “chi sono io” e a capire quale sia la sua vocazione.

 

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"La fiamma ardente" è il quarto incontro del percorso "Il coraggio di guarire" organizzato da Anima Edizioni e condotto dal dott. Stefano Manera dal 29 aprile al 16 dicembre 2021, a cadenza mensile.

Sono ora acquistabili le 7 registrazioni come video-corso completo qui: Il Giardino dei libri.

 

Questo ciclo di incontri serve a riflettere insieme, aver le idee più chiare, tornare al nostro radicamento, riconsiderare il significato della parola medicina, della parola cura e, perché no, della parola vita.
Per vivere da protagonisti, con attenzione, consapevolezza e responsabilità.









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