RESPIRO E SORRIDO
la stanza degli ospiti
28 settembre 2021
Respiro e sorrido - Mauro Anzideo | Stefano Manera Blog

[ Articolo di Mauro Anzideo - Nessuna ricetta ]

 

Che periodo pazzesco.

La follia è diventata normalità.

Siamo stati avvisati in ogni modo, ma eravamo troppo immersi nella finzione, circuìti dal teatro che definiamo realtà.

Siamo accecati dalla materialità, ubriacati dall'apparire, possedere, consumare.

Questa società è stata manipolata e ormai da tempo corre fra ingranaggi disumani; manovre diaboliche hanno radicato nelle nostre menti l'idea che la felicità sia questa.

Ora è troppo tardi per farsi domande: chi aziona, alimenta e controlla i meccanismi di tortura?

Piuttosto possiamo chiederci: chi non si è sottratto alla schiavitù della gabbia dorata? Noi.

 

 

Mi esercito a far scivolare via la schizofrenia generalizzata, così da lasciarmi solamente sfiorare dalla pesantezza che dilania e divide la società di oggi.

Osservo e cerco di non cadere nelle trappole mentali, mi faccio da parte e proseguo il mio percorso, evitando di entrare nella scia di qualsiasi egregora, puntualmente politicizzata.

In questi ultimi anni avverto la deriva di una spiritualità inconsistente, teorica o che si erge su frasi fatte invece che su vissuti metabolizzati, che spinge all'autoglorificazione illusoria.

Dal nostro punto di vista limitato tendiamo a dividere tutto in giusto e sbagliato, ma è come misurare la distanza fra pianeti con un righello; se allargassimo la visuale ci accorgeremmo che tutto è perfetto oltre all'apparente dualismo.

Se tutto ha matrice divina, perchè agitarsi?

Certo, il tranello è sottile: allinearsi, subire, reagire o agire?

Credo che la via più sana stia nell'agire e non nel re-agire, che nutrirebbe l'energia opposta.

Sento che è possibile cadere in trappola sia a destra che a sinistra, con un sì o con un no, in ogni caso si tratta di scelte orizzontali, bidimensionali, illusorie.

Scelgo di muovermi in verticale, con azioni che mi elevino come essere umano.

Innanzitutto mi sottraggo alle dinamiche soffocanti e poi mi concentro sulle azioni.

 

 

Evito il chiasso delle menti loquaci, pronte a fare a pugni pur di aver l'ultima parola.

Mi allontano da situazioni stressanti, mi ritiro dalle corse verso il successo materiale.

Scalo marcia, o forse cambio semplicemente paradigma.

Meno mente, meno parole, meno ego, meno trappole.

Quello che m'interessa è la vibrazione del cuore, degli abbracci, della bellezza e della semplicità.

Avverto la scarsa efficacia delle parole, percepisco che il linguaggio va spesso a braccetto con la mente-ego: separa, allontana e divide, se non è sostenuto da empatia.

Non vivo in mezzo alla natura, ma appena ne ho l'occasione mi ci immergo.

Mi faccio cullare da un'amaca e godo delle foglie che suonano e danzano sopra di me; di questo nessuno ci può privare.

Mi circondo di persone che amo e che mi regalano pensieri stimolanti e leggeri; mi sento ricco e fortunato.

La mia nuova bussola mi conduce in questo viaggio che sento rinnovato; non più famelico di avventure esotiche e situazioni al limite.

I desideri si dissolvono e io mi sento più forte di quel che ho, di quel che sono.

Cerco di togliermi dalla stretta di definizioni, dogmi e identificazioni.

Solo immergendomi in relazioni fraterne e sincere trovo conforto, forza e dolcezza.

M'interessano le frequenze alte, le buone energie, la sincerità intellettuale, l'amicizia, la ricerca interiore.

Voglio vivere in pace, sereno, tranquillo, libero e coerente con me stesso; integro in pensieri, parole e azioni.

 

 

Sono felice della mia vita, anzi, se la osservo con attenzione, mi sento privilegiato.

Ho vissuto e viaggiato in Asia per dieci anni, ho avuto esperienze rocambolesche, eccitanti, sconvolgenti.

La mia vita professionale come cuoco e chef è stata colma di soddisfazioni, e anche quando ho scelto la strada più scomoda mi sono sentito aiutato e sorretto dall'universo.

Ho incontrato persone straordinarie che rimarranno sempre nel mio cuore.

Guardo al passato con tenerezza, sorrido a quei momenti in cui ho dato il peggio e il meglio di me.

Osservo il mio percorso e riconosco il fil rouge che mi ha portato fin qui.

Ho incontrato trappole, amicizie, esperienze straordinarie, ancora trappole e un po' di me.

Mi sono reinventato più volte, mi sono trovato senza casa, senza soldi, lontano dagli affetti e incompreso dalle persone a me vicine, mi sono immerso in altre culture, ho dovuto confrontarmi con lingue incomprensibili e situazioni difficili...

Ho lottato, sudato, pianto e lavorato sodo.

Ho sofferto fino all'esaurimento nervoso, tanto da non riuscire più a vedere il mio cuore e sentirmi solo e vinto.

 

 

I tempi bui di oggi mi trovano in piedi.

Sento che proprio ora viene il bello, mi sento allenato, in forze, sereno.

La vita mi ha insegnato ad andare oltre il bene e il male, le paure, e persino la mia stessa mente.

La tempesta si solleverà sempre più forte, sempre più violenta.

Il potere, come sempre, si è imposto con minacce e ricatti.

Ci hanno preso con la paura di morire, ci hanno divisi con la paura di venire giudicati, e ci stanno mettendo in ginocchio con la paura di fallire.

Il transumanesimo è sotto la punta dell'iceberg, ma deve vedersela con la frequenza del cuore del pianeta.

Respiro, sorrido e sento che la libertà spinge dietro a questi meccanismi di terrore, forte come la radice che solleva il cemento di un marciapiede.

La vita è poesia, è bellezza, è Amore puro.

Tutto quello che sta all'opposto non è che ombra che fa risaltare la luce.

Vedo la magia scorrere persino nella povertà e soffiare finanche sulla rassegnazione silenziosa di chi lavora senza entusiasmo, per pagare il mutuo e circondarsi di oggetti inutili.

La vedo in chi brama popolarità, ricchezza, riconoscimento sociale.

Vedo la vita nelle trappole, in chi ci cade, in chi sembra non accorgersi del teatrino che ci soffoca, in chi si piega alle minacce, la vedo nella malattia, nel cedere alle lusinghe dell'ego, nell'indossare maschera su maschera.

L'ego si difende a spada tratta, ostentando presunte virtù in un oceano di io, io, io, io.

L'ego vuole potere, ricchezza materiale, sesso, cibo, e se scoperto attacca, offende e ferisce.

 

 

La tempesta certamente è foriera di difficoltà ma credo che solo attraversando i momenti più duri si possa migliorare come esseri umani.

Le anime antiche hanno suonato le trombe con la loro saggezza, le nuove leve dai cuori puri come cristallo e i colori dell'arcobaleno faranno il resto della magia.

I guerrieri si stanno lucidando le armature prima di entrare in battaglia.

Viviamo in un periodo magnifico per evolverci.

La paura non appartiene all'anima, l'amore sì.

 

[ Articolo di Mauro Anzideo - Nessuna ricetta ]

 

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Mauro Anzideo, chef vegano e terrarista, ha scritto il libro autobiografico Nessuna ricetta - diari di un cuoco eretico in Asia dove ha raccontato dieci anni di viaggi, cucine, avventure e ricerca spirituale nell'Asia contemporanea. Mi lega a lui una profonda amicizia e un senso di gratitudine per le esperienze condivise.









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